Arrestato Michelangelo Paradiso, fondatore di Chogan, per frode fiscale e riciclaggio!
Pubblicato 05 giu 2024 alle 11:11
Chogan: chi è coinvolto nella truffa
Trani, 30 maggio 2024 - La guardia di finanza ha scoperto una maxi frode fiscale legata all'azienda di cosmetica "Chogan" a Barletta. Cinque persone sono coinvolte: il titolare dell'azienda, Michelangelo Paradiso, il commercialista Pier Luigi Scricco e altri tre individui. L'accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari. Gli indagati avrebbero abbassato gli utili dell'impresa per limitarne la tassazione e avrebbero goduto di una fiscalità agevolata come venditori "porta a porta". Il sequestro da 355 milioni di euro comprende conti correnti, immobili, denaro contante e beni di lusso. Nonostante un volume d'affari annuo di 60 milioni di euro, gli illeciti sarebbero andati avanti per anni.
Accusa di organizzazione criminale
Tuttavia, le autorità attualmente considerano questo regime fiscale come illegale. Il commercialista Pietro Luigi Scricco è ritenuto l'ideatore del complesso sistema di frode fiscale, attivo dal 2017, sebbene non abbia agito da solo. L'accusa sostiene che sia stata creata una struttura organizzata e sistematica per la commissione di atti criminali in modo costante.
Chogan, classificato come venditore "porta a porta", ha beneficiato di un regime fiscale agevolato previsto dalla legge italiana. Tuttavia, le autorità ora considerano questo regime fiscale come illegale. Il commercialista Pietro Luigi Scricco è ritenuto l'ideatore del complesso sistema di frode fiscale, attivo dal 2017, sebbene non abbia agito da solo. L'accusa sostiene che sia stata creata una struttura organizzata e sistematica per la commissione di atti criminali in modo costante.
Prove e intercettazioni
Le intercettazioni avrebbero fornito prove schiaccianti sull'esistenza di un'operazione criminale ben strutturata e consolidata. Le autorità hanno dichiarato che queste prove hanno giocato un ruolo cruciale nell'avvio dell'operazione.
Preparativi per la fuga
I sospettati erano preparati ad eventuali controlli fiscali improvvisi, con conti correnti aperti a Santo Domingo, pronti per una possibile fuga. Questo presunto rischio di evasione è stato un fattore determinante per l'adozione di misure aggressive da parte del tribunale di Trani, su richiesta della procura.
Impatto sull'azienda
Bisognerà attendere per capire quale impatto avranno le indagini su Chogan e se le accuse della procura saranno confermate o respinte. L'arresto dei principali dirigenti dell’azienda e la confisca di ingenti beni rappresentano un colpo significativo per Chogan, e il destino dell’azienda è ora incerto
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Chogan: chi è coinvolto nella truffa
Trani, 30 maggio 2024 - La guardia di finanza ha scoperto una maxi frode fiscale legata all'azienda di cosmetica "Chogan" a Barletta. Cinque persone sono coinvolte: il titolare dell'azienda, Michelangelo Paradiso, il commercialista Pier Luigi Scricco e altri tre individui. L'accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari. Gli indagati avrebbero abbassato gli utili dell'impresa per limitarne la tassazione e avrebbero goduto di una fiscalità agevolata come venditori "porta a porta". Il sequestro da 355 milioni di euro comprende conti correnti, immobili, denaro contante e beni di lusso. Nonostante un volume d'affari annuo di 60 milioni di euro, gli illeciti sarebbero andati avanti per anni.
Accusa di organizzazione criminale
Tuttavia, le autorità attualmente considerano questo regime fiscale come illegale. Il commercialista Pietro Luigi Scricco è ritenuto l'ideatore del complesso sistema di frode fiscale, attivo dal 2017, sebbene non abbia agito da solo. L'accusa sostiene che sia stata creata una struttura organizzata e sistematica per la commissione di atti criminali in modo costante.
Chogan, classificato come venditore "porta a porta", ha beneficiato di un regime fiscale agevolato previsto dalla legge italiana. Tuttavia, le autorità ora considerano questo regime fiscale come illegale. Il commercialista Pietro Luigi Scricco è ritenuto l'ideatore del complesso sistema di frode fiscale, attivo dal 2017, sebbene non abbia agito da solo. L'accusa sostiene che sia stata creata una struttura organizzata e sistematica per la commissione di atti criminali in modo costante.
Prove e intercettazioni
Le intercettazioni avrebbero fornito prove schiaccianti sull'esistenza di un'operazione criminale ben strutturata e consolidata. Le autorità hanno dichiarato che queste prove hanno giocato un ruolo cruciale nell'avvio dell'operazione.
Preparativi per la fuga
I sospettati erano preparati ad eventuali controlli fiscali improvvisi, con conti correnti aperti a Santo Domingo, pronti per una possibile fuga. Questo presunto rischio di evasione è stato un fattore determinante per l'adozione di misure aggressive da parte del tribunale di Trani, su richiesta della procura.
Impatto sull'azienda
Bisognerà attendere per capire quale impatto avranno le indagini su Chogan e se le accuse della procura saranno confermate o respinte. L'arresto dei principali dirigenti dell’azienda e la confisca di ingenti beni rappresentano un colpo significativo per Chogan, e il destino dell’azienda è ora incerto
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Pubblicato 05 giu 2024 alle 11:11
Chogan: chi è coinvolto nella truffa
Trani, 30 maggio 2024 - La guardia di finanza ha scoperto una maxi frode fiscale legata all'azienda di cosmetica "Chogan" a Barletta. Cinque persone sono coinvolte: il titolare dell'azienda, Michelangelo Paradiso, il commercialista Pier Luigi Scricco e altri tre individui. L'accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari. Gli indagati avrebbero abbassato gli utili dell'impresa per limitarne la tassazione e avrebbero goduto di una fiscalità agevolata come venditori "porta a porta". Il sequestro da 355 milioni di euro comprende conti correnti, immobili, denaro contante e beni di lusso. Nonostante un volume d'affari annuo di 60 milioni di euro, gli illeciti sarebbero andati avanti per anni.
Accusa di organizzazione criminale
Tuttavia, le autorità attualmente considerano questo regime fiscale come illegale. Il commercialista Pietro Luigi Scricco è ritenuto l'ideatore del complesso sistema di frode fiscale, attivo dal 2017, sebbene non abbia agito da solo. L'accusa sostiene che sia stata creata una struttura organizzata e sistematica per la commissione di atti criminali in modo costante.
Chogan, classificato come venditore "porta a porta", ha beneficiato di un regime fiscale agevolato previsto dalla legge italiana. Tuttavia, le autorità ora considerano questo regime fiscale come illegale. Il commercialista Pietro Luigi Scricco è ritenuto l'ideatore del complesso sistema di frode fiscale, attivo dal 2017, sebbene non abbia agito da solo. L'accusa sostiene che sia stata creata una struttura organizzata e sistematica per la commissione di atti criminali in modo costante.
Prove e intercettazioni
Le intercettazioni avrebbero fornito prove schiaccianti sull'esistenza di un'operazione criminale ben strutturata e consolidata. Le autorità hanno dichiarato che queste prove hanno giocato un ruolo cruciale nell'avvio dell'operazione.
Preparativi per la fuga
I sospettati erano preparati ad eventuali controlli fiscali improvvisi, con conti correnti aperti a Santo Domingo, pronti per una possibile fuga. Questo presunto rischio di evasione è stato un fattore determinante per l'adozione di misure aggressive da parte del tribunale di Trani, su richiesta della procura.
Impatto sull'azienda
Bisognerà attendere per capire quale impatto avranno le indagini su Chogan e se le accuse della procura saranno confermate o respinte. L'arresto dei principali dirigenti dell’azienda e la confisca di ingenti beni rappresentano un colpo significativo per Chogan, e il destino dell’azienda è ora incerto
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