L’ascesa imprenditoriale: una prospettiva americana

a cura della Redazione

In questo articolo analizziamo alcuni dati davvero interessanti riguardo il desiderio di fare impresa da parte delle diverse generazioni in USA

Pubblicato 06 mag 2024 alle 10:42


La potenza del sogno americano

Una recente indagine ha svelato che il 50% dei cittadini statunitensi, ha l'aspirazione di intraprendere un'attività indipendente entro i prossimi dieci anni. In particolare, i Millennial hanno dimostrato una probabilità significativamente maggiore (63%) di avviare un'azienda. Gli uomini sembrano essere più propensi (59%) rispetto alle donne (41%), mentre coloro con un livello di istruzione avanzato hanno mostrato l'interesse (71%) di iniziare un'attività imprenditoriale. E' sorprendente puntualizzare come il 76% degli statunitensi ha espresso l'intenzione di cominciare una professione autonoma entro i prossimi tre anni, con i Millennial più giovani che mostrano il più alto tasso di ambizione (83%)..

Il 42% invece degli statunitensi ha preso in considerazione l’idea di lavorare nel del network marketing. In particolare, la Generazione Z (18-26) e i Millennial più giovani (27-35) hanno espresso un maggior interesse per questo settore, sia considerandolo come un'opzione di carriera sia lavorando attivamente in esso.

Dato straordinario: il 60% degli statunitensi ritiene che gestire un'impresa sia più difficile che essere un dipendente in un'azienda.

Ma quali sono le opinioni sul network marketing?

Da tempo si discute sulla percezione negativa che questo canale ha, soprattutto tra la successiva generazione di distributori. In un settore che gioca al “gioco dei nomi” (network marketing, promozione social, acquisti digitali, marketing di affiliazione, marketing referral, marketing social e così via), abbiamo deciso di esarminarli tutti!

Gli statunitensi hanno un pensiero più positivo di:

• Marketing digitale (60%)

• Marketing di riferimento (58%)

• Settore del network marketing (55%)

Da questo sondaggio emerge che oltre il 55% degli cittadini americani ha una visione positiva o molto positiva del network marketing. Le generazioni più giovani, in particolare i Millennial, mostrano un apprezzamento più elevato per tutte le attività o categorie di network marketing analizzate rispetto alle generazioni più vecchie. Da notare dunque che sono costantemente più ottimisti nei riguardi del settore, essendo per loro un'opportunità valida che mette a disposizione tutti gli strumenti necessari.

Parole che risuonano: una visione generazionale del Network Marketing

Un recente studio condotto da Bridgehead Collective ha posto l'attenzione sulla percezione del network marketing tra le differenti fasce d’età. Questa ricerca ha rivelato una serie di interessi e motivazioni che variano tra i diversi gruppi generazionali, sottolineando l’importanza di comprendere queste sfumature per il successo di un’impresa.

I progetti di onboarding e di fidelizzazione sono fondamentali in quanto indicano che un approccio ben pianificato può aiutare a mantenere i distributori motivati e impegnati nel lungo termine.

La scelta del linguaggio e del tono può avere un impatto significativo ed è possibile formulare messaggi che risuonano con il pubblico desiderato, migliorando così l’efficacia dei tuoi sforzi di comunicazione.

Inoltre, la creazione di una rete di connessioni di supporto può fornire un ambiente favorevole che incoraggia il successo e la crescita.

Nel prossimo articolo esploreremo le strategie di reclutamento e di prospecting, considerando le preferenze e le aspettative di ogni generazione. È fondamentale capire che, sebbene il digitale sia importante, non è la soluzione universale che potremmo pensare, in particolare per le generazioni più giovani.

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Una recente indagine ha svelato che il 50% dei cittadini statunitensi, ha l'aspirazione di intraprendere un'attività indipendente entro i prossimi dieci anni. In particolare, i Millennial hanno dimostrato una probabilità significativamente maggiore (63%) di avviare un'azienda. Gli uomini sembrano essere più propensi (59%) rispetto alle donne (41%), mentre coloro con un livello di istruzione avanzato hanno mostrato l'interesse (71%) di iniziare un'attività imprenditoriale. E' sorprendente puntualizzare come il 76% degli statunitensi ha espresso l'intenzione di cominciare una professione autonoma entro i prossimi tre anni, con i Millennial più giovani che mostrano il più alto tasso di ambizione (83%)..

Il 42% invece degli statunitensi ha preso in considerazione l’idea di lavorare nel del network marketing. In particolare, la Generazione Z (18-26) e i Millennial più giovani (27-35) hanno espresso un maggior interesse per questo settore, sia considerandolo come un'opzione di carriera sia lavorando attivamente in esso.

Dato straordinario: il 60% degli statunitensi ritiene che gestire un'impresa sia più difficile che essere un dipendente in un'azienda.

Ma quali sono le opinioni sul network marketing?

Da tempo si discute sulla percezione negativa che questo canale ha, soprattutto tra la successiva generazione di distributori. In un settore che gioca al “gioco dei nomi” (network marketing, promozione social, acquisti digitali, marketing di affiliazione, marketing referral, marketing social e così via), abbiamo deciso di esarminarli tutti!

Gli statunitensi hanno un pensiero più positivo di:

• Marketing digitale (60%)

• Marketing di riferimento (58%)

• Settore del network marketing (55%)

Da questo sondaggio emerge che oltre il 55% degli cittadini americani ha una visione positiva o molto positiva del network marketing. Le generazioni più giovani, in particolare i Millennial, mostrano un apprezzamento più elevato per tutte le attività o categorie di network marketing analizzate rispetto alle generazioni più vecchie. Da notare dunque che sono costantemente più ottimisti nei riguardi del settore, essendo per loro un'opportunità valida che mette a disposizione tutti gli strumenti necessari.

Parole che risuonano: una visione generazionale del Network Marketing

Un recente studio condotto da Bridgehead Collective ha posto l'attenzione sulla percezione del network marketing tra le differenti fasce d’età. Questa ricerca ha rivelato una serie di interessi e motivazioni che variano tra i diversi gruppi generazionali, sottolineando l’importanza di comprendere queste sfumature per il successo di un’impresa.

I progetti di onboarding e di fidelizzazione sono fondamentali in quanto indicano che un approccio ben pianificato può aiutare a mantenere i distributori motivati e impegnati nel lungo termine.

La scelta del linguaggio e del tono può avere un impatto significativo ed è possibile formulare messaggi che risuonano con il pubblico desiderato, migliorando così l’efficacia dei tuoi sforzi di comunicazione.

Inoltre, la creazione di una rete di connessioni di supporto può fornire un ambiente favorevole che incoraggia il successo e la crescita.

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Una recente indagine ha svelato che il 50% dei cittadini statunitensi, ha l'aspirazione di intraprendere un'attività indipendente entro i prossimi dieci anni. In particolare, i Millennial hanno dimostrato una probabilità significativamente maggiore (63%) di avviare un'azienda. Gli uomini sembrano essere più propensi (59%) rispetto alle donne (41%), mentre coloro con un livello di istruzione avanzato hanno mostrato l'interesse (71%) di iniziare un'attività imprenditoriale. E' sorprendente puntualizzare come il 76% degli statunitensi ha espresso l'intenzione di cominciare una professione autonoma entro i prossimi tre anni, con i Millennial più giovani che mostrano il più alto tasso di ambizione (83%)..

Il 42% invece degli statunitensi ha preso in considerazione l’idea di lavorare nel del network marketing. In particolare, la Generazione Z (18-26) e i Millennial più giovani (27-35) hanno espresso un maggior interesse per questo settore, sia considerandolo come un'opzione di carriera sia lavorando attivamente in esso.

Dato straordinario: il 60% degli statunitensi ritiene che gestire un'impresa sia più difficile che essere un dipendente in un'azienda.

Ma quali sono le opinioni sul network marketing?

Da tempo si discute sulla percezione negativa che questo canale ha, soprattutto tra la successiva generazione di distributori. In un settore che gioca al “gioco dei nomi” (network marketing, promozione social, acquisti digitali, marketing di affiliazione, marketing referral, marketing social e così via), abbiamo deciso di esarminarli tutti!

Gli statunitensi hanno un pensiero più positivo di:

• Marketing digitale (60%)

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Da questo sondaggio emerge che oltre il 55% degli cittadini americani ha una visione positiva o molto positiva del network marketing. Le generazioni più giovani, in particolare i Millennial, mostrano un apprezzamento più elevato per tutte le attività o categorie di network marketing analizzate rispetto alle generazioni più vecchie. Da notare dunque che sono costantemente più ottimisti nei riguardi del settore, essendo per loro un'opportunità valida che mette a disposizione tutti gli strumenti necessari.

Parole che risuonano: una visione generazionale del Network Marketing

Un recente studio condotto da Bridgehead Collective ha posto l'attenzione sulla percezione del network marketing tra le differenti fasce d’età. Questa ricerca ha rivelato una serie di interessi e motivazioni che variano tra i diversi gruppi generazionali, sottolineando l’importanza di comprendere queste sfumature per il successo di un’impresa.

I progetti di onboarding e di fidelizzazione sono fondamentali in quanto indicano che un approccio ben pianificato può aiutare a mantenere i distributori motivati e impegnati nel lungo termine.

La scelta del linguaggio e del tono può avere un impatto significativo ed è possibile formulare messaggi che risuonano con il pubblico desiderato, migliorando così l’efficacia dei tuoi sforzi di comunicazione.

Inoltre, la creazione di una rete di connessioni di supporto può fornire un ambiente favorevole che incoraggia il successo e la crescita.

Nel prossimo articolo esploreremo le strategie di reclutamento e di prospecting, considerando le preferenze e le aspettative di ogni generazione. È fondamentale capire che, sebbene il digitale sia importante, non è la soluzione universale che potremmo pensare, in particolare per le generazioni più giovani.

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