I 40 anni del Mac: il computer che ha cambiato tutto

a cura della Redazione

Sono passati 40 anni dalla nascita del computer più iconico di sempre

Pubblicato 09 feb 2024 alle 15:24


Una rivoluzione iniziata 40 anni fa 

Il 24 gennaio è stato il 40º anniversario del Macintosh, un traguardo significativo che spesso simboleggia una pietra miliare nella mezza età. Nel 2023, le vendite del computer di Apple sono scese sotto i 30 miliardi di dollari, con un calo superiore al 25% rispetto all’anno precedente, toccando i 40 miliardi di dollari. Gli attuali Mac sono più sottili, più rapidi e presentano un significativo miglioramento della durata della batteria.

Il mio legame con il Mac risale ai suoi primi giorni, quando ho avuto l’opportunità di vedere in anteprima poco prima del lancio nel gennaio 1984. Ho addirittura scritto un libro su Mac, chiamato “Insanely Great”, descrivendolo come “il computer che ha cambiato tutto”. In questo caso, l’iperbole era giustificata: il Mac ha rivoluzionato il modo in cui tutti i computer funzionano oggi, abbandonando i comandi digitati per introdurre il controllo mediante l'interfaccia grafica, aprendo così la strada alle nostre interazioni quotidiane con dispositivi mobili, il tutto con un occhio attento al design che ha influenzato profondamente il settore.

La rivoluzione continua

Questa eredità si è rivelata duratura. Sebbene il Mac abbia inizialmente occupato solo una piccola parte del mercato, ispirando numerosi concorrenti, oggi rappresenta una fetta significativa delle vendite di PC. Anche per un colosso come Apple, 30 miliardi di dollari non sono affatto trascurabili. Quando si pensa a un personal computer, molti immaginano un Macintosh, e i laptop che popolano bar e postazioni di lavoro spesso presentano l’iconica mela di Apple sulla cover. Secondo un sondaggio del 2019, più di due terzi degli studenti universitari preferiscono un Mac.

Apple ha costantemente migliorato il suo prodotto, introducendo il profilo sempre più sottile dell’iMac e l’autonomia delle batterie del Macbook Pro che raggiunge le 22 ore. Il Mac continua a essere una presenza dominante nel mondo dei PC, mentre altri dispositivi, come Chromebook e Surface, possono avere alti e bassi. “Non è solo una questione di nostalgia o di una storia che ci precede”, spiega Greg “Joz” Joswiak, vicepresidente senior del marketing mondiale di Apple, in una rara intervista con cinque dirigenti Apple coinvolti nell’operazione Macintosh. “Il fatto che lo stiamo facendo da 40 anni è incredibile”.

L’evoluzione del Mac può essere suddivisa in diverse fasi significative. La sua prima versione ha segnato l’inizio di una rivoluzione nell’interazione uomo-computer, introducendo con successo un’interfaccia grafica accattivante. La fase successiva è stata quella del design, evidenziata dall’introduzione dell’iMac nel 1998. Con Steve Jobs di nuovo al timone come CEO, questo modello è stato utilizzato per rilanciare Apple, conducendola a una fase di ripresa e successo. Questo genio progettuale si è esteso anche al software con lo sviluppo di Mac OS X, lanciato nel 2001. Gli anni Duemila hanno visto un adattamento del Mac all’universo mobile, introdotto da Apple con l’iPhone. Recentemente, gli sviluppi più interessanti del Mac sono stati focalizzati sul potenziamento del motore che ha aperto la strada a nuove innovazioni.

Il vicepresidente senior dell’ingegneria hardware di Apple, John Ternus, sottolinea che con la transizione ai chip Apple iniziata nel 2020, l’esperienza utente del Mac si è differenziata in modo significativo da tutto ciò che l’ha preceduta.

Il collegamento tra il Mac e gli altri prodotti di punta di Apple ha costantemente rivitalizzato il marchio, consentendo al Mac di conservare la sua rilevanza e influenza oltre il ciclo di vita tipico di un prodotto informatico. L’introduzione dell’iPhone nel 2007 ha rappresentato un successo enorme, ma anziché sostituire il Macintosh, ha rafforzato ulteriormente il suo ruolo. L’interazione mobile è stata integrata nel Mac, portando i gesti del touchscreen sui touchpad e consentendo alle app mobili e desktop di interagire in modo sinergico. Alan Dye, vicepresidente del design dell’interfaccia umana di Apple, sottolinea l’obiettivo di creare continuità tra i prodotti Apple, pur precisando che ognuno di essi può funzionare autonomamente.

Le innovazioni recenti del Mac sono state guidate dal passaggio ai chip personalizzati Apple, inizialmente sviluppati per gli iPhone. Craig Federighi, vicepresidente dell’ingegneria del software di Apple, scherza sul fatto che l’iPhone è stato creato per costruire il Mac desiderato, e John Ternus rileva che il successo finanziario dell’iPhone ha contribuito positivamente al Mac, consentendo investimenti e realizzazioni desiderate.

Un esempio tangibile di questo beneficio è l’aumento della durata della batteria nei Mac, che ora raggiunge fino a 22 ore nei Macbook Pro. Questo miglioramento è, in parte, una conseguenza degli sforzi volti a prolungare l’autonomia della batteria dell’iPhone. Ternus evidenzia l’impatto sorprendente dei chip Apple, affermando che sembrava che le leggi della fisica fossero cambiate, permettendo la creazione di dispositivi come il MacBook Air senza ventole e con un’autonomia della batteria di 18 ore. La chiave di volta è l’efficienza, e migliorarla ha un impatto positivo su tutti gli aspetti del prodotto.

Fallimenti ed Evoluzioni Future

La prossima ondata di significative novità per il Mac potrebbe derivare dalla stessa fonte creativa che ha dato vita all’ultima linea di prodotti Apple, basata su ciò che l’azienda definisce “spatial computing”. Il Vision Pro, il fiore all’occhiello di questa categoria, sarà disponibile il prossimo mese, e secondo Alan Dye, è del tutto possibile che influenzi il futuro del Mac, considerando come il visore stesso sia stato modellato dalle innovazioni del computer. Dye spiega che l’esperienza del Mac è già incorporata nel Vision Pro, consentendo di navigare tra le applicazioni web e utilizzare una tastiera virtuale con nuovi gesti, simili a quelli utilizzati su un Mac. Presumibilmente, se il Vision Pro otterrà successo, alcune delle sue funzionalità di interfaccia potrebbero migrare verso il Mac, permettendo ad esempio di controllare il dispositivo senza toccare nulla.

Dye sostiene che questa influenza tra i prodotti deriva dal fatto che i designer di Apple hanno una visione globale dell’azienda e non operano in team isolati focalizzati su singoli prodotti.

Nel corso degli anni, la gamma dei Mac è cresciuta e successivamente si è ridotta. Quando Steve Jobs tornò a Apple nel 1997, semplificò la linea Mac limitandola a quattro modelli. Oggi, tuttavia, i potenziali acquirenti devono ponderare attentamente prima di fare una scelta. I prezzi e le prestazioni di Macbook Air e Macbook Pro si sovrappongono, e gli utenti desktop devono valutare le virtù comparative di iMac e Mac Mini. La distinzione tra un iMac di fascia alta e il costoso Mac Pro non è sempre chiara. Nonostante l’opinione personale, i dirigenti Apple ritengono che la loro attuale linea di prodotti sia chiara: un Macbook Air incredibile disponibile in due dimensioni, un iMac e un iMac Mini per la linea consumer, e un MacBook Pro, Mac Studio e Mac Pro per la linea Pro.

Ricordando alcuni modelli di Mac meno fortunati, i dirigenti di Apple mostrano poca voglia di soffermarsi su fallimenti passati. Tuttavia, riconoscono la recente decisione di eliminare la Touch Bar introdotta nel MacBook Pro del 2016. Craig Federighi ammette che, in molti casi, le grandi idee possono portare a insegnamenti e sviluppi futuri, mentre in altri casi è necessario fare un passo indietro.

Una tendenza che probabilmente porterà ulteriori cambiamenti è l’intelligenza artificiale. Mentre alcune aziende hanno aggiunto un “pulsante AI” alle loro tastiere, i dirigenti Apple ironizzano sulla novità, mentre Federighi sottolinea che l’AI è stata adottata da Apple sin dall’inizio e che i chip di AI sono presenti in ogni Mac dal 2020.

Alla domanda se Apple venderà ancora Macintosh tra 40 anni, i dirigenti esprimono una profonda connessione con il prodotto. Greg Joswiak afferma che è difficile immaginare un’Apple senza un Mac, definendolo un prodotto che scorre nelle vene dell’azienda e che ha contribuito a definire la sua identità nel corso del tempo. Federighi spiega che il Mac ha dimostrato di essere in grado di assorbire e integrare le innovazioni del settore nel corso degli anni, trasformandole in strumenti creativi e intuitivi. Con l’avvento di tecnologie apparentemente rivoluzionarie come lo spatial computing e l’intelligenza artificiale, il Mac è destinato a continuare a rinnovarsi.

Condividi

Ultime Notizie



Distributori Consigliati



Network Marketing



Web & Social Media



Crescita Personale



Riconoscimenti



LifeStyle



Eventi



Segnala Eventi


Collabora con la Redazione

I 40 anni del Mac: il computer che ha cambiato tutto

a cura della Redazione

Sono passati 40 anni dalla nascita del computer più iconico di sempre

Pubblicato 09 feb 2024 alle 15:24


Una rivoluzione iniziata 40 anni fa 

Il 24 gennaio è stato il 40º anniversario del Macintosh, un traguardo significativo che spesso simboleggia una pietra miliare nella mezza età. Nel 2023, le vendite del computer di Apple sono scese sotto i 30 miliardi di dollari, con un calo superiore al 25% rispetto all’anno precedente, toccando i 40 miliardi di dollari. Gli attuali Mac sono più sottili, più rapidi e presentano un significativo miglioramento della durata della batteria.

Il mio legame con il Mac risale ai suoi primi giorni, quando ho avuto l’opportunità di vedere in anteprima poco prima del lancio nel gennaio 1984. Ho addirittura scritto un libro su Mac, chiamato “Insanely Great”, descrivendolo come “il computer che ha cambiato tutto”. In questo caso, l’iperbole era giustificata: il Mac ha rivoluzionato il modo in cui tutti i computer funzionano oggi, abbandonando i comandi digitati per introdurre il controllo mediante l'interfaccia grafica, aprendo così la strada alle nostre interazioni quotidiane con dispositivi mobili, il tutto con un occhio attento al design che ha influenzato profondamente il settore.

La rivoluzione continua

Questa eredità si è rivelata duratura. Sebbene il Mac abbia inizialmente occupato solo una piccola parte del mercato, ispirando numerosi concorrenti, oggi rappresenta una fetta significativa delle vendite di PC. Anche per un colosso come Apple, 30 miliardi di dollari non sono affatto trascurabili. Quando si pensa a un personal computer, molti immaginano un Macintosh, e i laptop che popolano bar e postazioni di lavoro spesso presentano l’iconica mela di Apple sulla cover. Secondo un sondaggio del 2019, più di due terzi degli studenti universitari preferiscono un Mac.

Apple ha costantemente migliorato il suo prodotto, introducendo il profilo sempre più sottile dell’iMac e l’autonomia delle batterie del Macbook Pro che raggiunge le 22 ore. Il Mac continua a essere una presenza dominante nel mondo dei PC, mentre altri dispositivi, come Chromebook e Surface, possono avere alti e bassi. “Non è solo una questione di nostalgia o di una storia che ci precede”, spiega Greg “Joz” Joswiak, vicepresidente senior del marketing mondiale di Apple, in una rara intervista con cinque dirigenti Apple coinvolti nell’operazione Macintosh. “Il fatto che lo stiamo facendo da 40 anni è incredibile”.

L’evoluzione del Mac può essere suddivisa in diverse fasi significative. La sua prima versione ha segnato l’inizio di una rivoluzione nell’interazione uomo-computer, introducendo con successo un’interfaccia grafica accattivante. La fase successiva è stata quella del design, evidenziata dall’introduzione dell’iMac nel 1998. Con Steve Jobs di nuovo al timone come CEO, questo modello è stato utilizzato per rilanciare Apple, conducendola a una fase di ripresa e successo. Questo genio progettuale si è esteso anche al software con lo sviluppo di Mac OS X, lanciato nel 2001. Gli anni Duemila hanno visto un adattamento del Mac all’universo mobile, introdotto da Apple con l’iPhone. Recentemente, gli sviluppi più interessanti del Mac sono stati focalizzati sul potenziamento del motore che ha aperto la strada a nuove innovazioni.

Il vicepresidente senior dell’ingegneria hardware di Apple, John Ternus, sottolinea che con la transizione ai chip Apple iniziata nel 2020, l’esperienza utente del Mac si è differenziata in modo significativo da tutto ciò che l’ha preceduta.

Il collegamento tra il Mac e gli altri prodotti di punta di Apple ha costantemente rivitalizzato il marchio, consentendo al Mac di conservare la sua rilevanza e influenza oltre il ciclo di vita tipico di un prodotto informatico. L’introduzione dell’iPhone nel 2007 ha rappresentato un successo enorme, ma anziché sostituire il Macintosh, ha rafforzato ulteriormente il suo ruolo. L’interazione mobile è stata integrata nel Mac, portando i gesti del touchscreen sui touchpad e consentendo alle app mobili e desktop di interagire in modo sinergico. Alan Dye, vicepresidente del design dell’interfaccia umana di Apple, sottolinea l’obiettivo di creare continuità tra i prodotti Apple, pur precisando che ognuno di essi può funzionare autonomamente.

Le innovazioni recenti del Mac sono state guidate dal passaggio ai chip personalizzati Apple, inizialmente sviluppati per gli iPhone. Craig Federighi, vicepresidente dell’ingegneria del software di Apple, scherza sul fatto che l’iPhone è stato creato per costruire il Mac desiderato, e John Ternus rileva che il successo finanziario dell’iPhone ha contribuito positivamente al Mac, consentendo investimenti e realizzazioni desiderate.

Un esempio tangibile di questo beneficio è l’aumento della durata della batteria nei Mac, che ora raggiunge fino a 22 ore nei Macbook Pro. Questo miglioramento è, in parte, una conseguenza degli sforzi volti a prolungare l’autonomia della batteria dell’iPhone. Ternus evidenzia l’impatto sorprendente dei chip Apple, affermando che sembrava che le leggi della fisica fossero cambiate, permettendo la creazione di dispositivi come il MacBook Air senza ventole e con un’autonomia della batteria di 18 ore. La chiave di volta è l’efficienza, e migliorarla ha un impatto positivo su tutti gli aspetti del prodotto.

Fallimenti ed Evoluzioni Future

La prossima ondata di significative novità per il Mac potrebbe derivare dalla stessa fonte creativa che ha dato vita all’ultima linea di prodotti Apple, basata su ciò che l’azienda definisce “spatial computing”. Il Vision Pro, il fiore all’occhiello di questa categoria, sarà disponibile il prossimo mese, e secondo Alan Dye, è del tutto possibile che influenzi il futuro del Mac, considerando come il visore stesso sia stato modellato dalle innovazioni del computer. Dye spiega che l’esperienza del Mac è già incorporata nel Vision Pro, consentendo di navigare tra le applicazioni web e utilizzare una tastiera virtuale con nuovi gesti, simili a quelli utilizzati su un Mac. Presumibilmente, se il Vision Pro otterrà successo, alcune delle sue funzionalità di interfaccia potrebbero migrare verso il Mac, permettendo ad esempio di controllare il dispositivo senza toccare nulla.

Dye sostiene che questa influenza tra i prodotti deriva dal fatto che i designer di Apple hanno una visione globale dell’azienda e non operano in team isolati focalizzati su singoli prodotti.

Nel corso degli anni, la gamma dei Mac è cresciuta e successivamente si è ridotta. Quando Steve Jobs tornò a Apple nel 1997, semplificò la linea Mac limitandola a quattro modelli. Oggi, tuttavia, i potenziali acquirenti devono ponderare attentamente prima di fare una scelta. I prezzi e le prestazioni di Macbook Air e Macbook Pro si sovrappongono, e gli utenti desktop devono valutare le virtù comparative di iMac e Mac Mini. La distinzione tra un iMac di fascia alta e il costoso Mac Pro non è sempre chiara. Nonostante l’opinione personale, i dirigenti Apple ritengono che la loro attuale linea di prodotti sia chiara: un Macbook Air incredibile disponibile in due dimensioni, un iMac e un iMac Mini per la linea consumer, e un MacBook Pro, Mac Studio e Mac Pro per la linea Pro.

Ricordando alcuni modelli di Mac meno fortunati, i dirigenti di Apple mostrano poca voglia di soffermarsi su fallimenti passati. Tuttavia, riconoscono la recente decisione di eliminare la Touch Bar introdotta nel MacBook Pro del 2016. Craig Federighi ammette che, in molti casi, le grandi idee possono portare a insegnamenti e sviluppi futuri, mentre in altri casi è necessario fare un passo indietro.

Una tendenza che probabilmente porterà ulteriori cambiamenti è l’intelligenza artificiale. Mentre alcune aziende hanno aggiunto un “pulsante AI” alle loro tastiere, i dirigenti Apple ironizzano sulla novità, mentre Federighi sottolinea che l’AI è stata adottata da Apple sin dall’inizio e che i chip di AI sono presenti in ogni Mac dal 2020.

Alla domanda se Apple venderà ancora Macintosh tra 40 anni, i dirigenti esprimono una profonda connessione con il prodotto. Greg Joswiak afferma che è difficile immaginare un’Apple senza un Mac, definendolo un prodotto che scorre nelle vene dell’azienda e che ha contribuito a definire la sua identità nel corso del tempo. Federighi spiega che il Mac ha dimostrato di essere in grado di assorbire e integrare le innovazioni del settore nel corso degli anni, trasformandole in strumenti creativi e intuitivi. Con l’avvento di tecnologie apparentemente rivoluzionarie come lo spatial computing e l’intelligenza artificiale, il Mac è destinato a continuare a rinnovarsi.

Condividi

Ultime Notizie



Distributori Consigliati



Network Marketing



Web & Social Media



Crescita Personale



Riconoscimenti



LifeStyle



Eventi



Segnala Eventi


Collabora con la Redazione

I 40 anni del Mac: il computer che ha cambiato tutto

a cura della Redazione

Sono passati 40 anni dalla nascita del computer più iconico di sempre

Pubblicato 09 feb 2024 alle 15:24


Una rivoluzione iniziata 40 anni fa 

Il 24 gennaio è stato il 40º anniversario del Macintosh, un traguardo significativo che spesso simboleggia una pietra miliare nella mezza età. Nel 2023, le vendite del computer di Apple sono scese sotto i 30 miliardi di dollari, con un calo superiore al 25% rispetto all’anno precedente, toccando i 40 miliardi di dollari. Gli attuali Mac sono più sottili, più rapidi e presentano un significativo miglioramento della durata della batteria.

Il mio legame con il Mac risale ai suoi primi giorni, quando ho avuto l’opportunità di vedere in anteprima poco prima del lancio nel gennaio 1984. Ho addirittura scritto un libro su Mac, chiamato “Insanely Great”, descrivendolo come “il computer che ha cambiato tutto”. In questo caso, l’iperbole era giustificata: il Mac ha rivoluzionato il modo in cui tutti i computer funzionano oggi, abbandonando i comandi digitati per introdurre il controllo mediante l'interfaccia grafica, aprendo così la strada alle nostre interazioni quotidiane con dispositivi mobili, il tutto con un occhio attento al design che ha influenzato profondamente il settore.

La rivoluzione continua

Questa eredità si è rivelata duratura. Sebbene il Mac abbia inizialmente occupato solo una piccola parte del mercato, ispirando numerosi concorrenti, oggi rappresenta una fetta significativa delle vendite di PC. Anche per un colosso come Apple, 30 miliardi di dollari non sono affatto trascurabili. Quando si pensa a un personal computer, molti immaginano un Macintosh, e i laptop che popolano bar e postazioni di lavoro spesso presentano l’iconica mela di Apple sulla cover. Secondo un sondaggio del 2019, più di due terzi degli studenti universitari preferiscono un Mac.

Apple ha costantemente migliorato il suo prodotto, introducendo il profilo sempre più sottile dell’iMac e l’autonomia delle batterie del Macbook Pro che raggiunge le 22 ore. Il Mac continua a essere una presenza dominante nel mondo dei PC, mentre altri dispositivi, come Chromebook e Surface, possono avere alti e bassi. “Non è solo una questione di nostalgia o di una storia che ci precede”, spiega Greg “Joz” Joswiak, vicepresidente senior del marketing mondiale di Apple, in una rara intervista con cinque dirigenti Apple coinvolti nell’operazione Macintosh. “Il fatto che lo stiamo facendo da 40 anni è incredibile”.

L’evoluzione del Mac può essere suddivisa in diverse fasi significative. La sua prima versione ha segnato l’inizio di una rivoluzione nell’interazione uomo-computer, introducendo con successo un’interfaccia grafica accattivante. La fase successiva è stata quella del design, evidenziata dall’introduzione dell’iMac nel 1998. Con Steve Jobs di nuovo al timone come CEO, questo modello è stato utilizzato per rilanciare Apple, conducendola a una fase di ripresa e successo. Questo genio progettuale si è esteso anche al software con lo sviluppo di Mac OS X, lanciato nel 2001. Gli anni Duemila hanno visto un adattamento del Mac all’universo mobile, introdotto da Apple con l’iPhone. Recentemente, gli sviluppi più interessanti del Mac sono stati focalizzati sul potenziamento del motore che ha aperto la strada a nuove innovazioni.

Il vicepresidente senior dell’ingegneria hardware di Apple, John Ternus, sottolinea che con la transizione ai chip Apple iniziata nel 2020, l’esperienza utente del Mac si è differenziata in modo significativo da tutto ciò che l’ha preceduta.

Il collegamento tra il Mac e gli altri prodotti di punta di Apple ha costantemente rivitalizzato il marchio, consentendo al Mac di conservare la sua rilevanza e influenza oltre il ciclo di vita tipico di un prodotto informatico. L’introduzione dell’iPhone nel 2007 ha rappresentato un successo enorme, ma anziché sostituire il Macintosh, ha rafforzato ulteriormente il suo ruolo. L’interazione mobile è stata integrata nel Mac, portando i gesti del touchscreen sui touchpad e consentendo alle app mobili e desktop di interagire in modo sinergico. Alan Dye, vicepresidente del design dell’interfaccia umana di Apple, sottolinea l’obiettivo di creare continuità tra i prodotti Apple, pur precisando che ognuno di essi può funzionare autonomamente.

Le innovazioni recenti del Mac sono state guidate dal passaggio ai chip personalizzati Apple, inizialmente sviluppati per gli iPhone. Craig Federighi, vicepresidente dell’ingegneria del software di Apple, scherza sul fatto che l’iPhone è stato creato per costruire il Mac desiderato, e John Ternus rileva che il successo finanziario dell’iPhone ha contribuito positivamente al Mac, consentendo investimenti e realizzazioni desiderate.

Un esempio tangibile di questo beneficio è l’aumento della durata della batteria nei Mac, che ora raggiunge fino a 22 ore nei Macbook Pro. Questo miglioramento è, in parte, una conseguenza degli sforzi volti a prolungare l’autonomia della batteria dell’iPhone. Ternus evidenzia l’impatto sorprendente dei chip Apple, affermando che sembrava che le leggi della fisica fossero cambiate, permettendo la creazione di dispositivi come il MacBook Air senza ventole e con un’autonomia della batteria di 18 ore. La chiave di volta è l’efficienza, e migliorarla ha un impatto positivo su tutti gli aspetti del prodotto.

Fallimenti ed Evoluzioni Future

La prossima ondata di significative novità per il Mac potrebbe derivare dalla stessa fonte creativa che ha dato vita all’ultima linea di prodotti Apple, basata su ciò che l’azienda definisce “spatial computing”. Il Vision Pro, il fiore all’occhiello di questa categoria, sarà disponibile il prossimo mese, e secondo Alan Dye, è del tutto possibile che influenzi il futuro del Mac, considerando come il visore stesso sia stato modellato dalle innovazioni del computer. Dye spiega che l’esperienza del Mac è già incorporata nel Vision Pro, consentendo di navigare tra le applicazioni web e utilizzare una tastiera virtuale con nuovi gesti, simili a quelli utilizzati su un Mac. Presumibilmente, se il Vision Pro otterrà successo, alcune delle sue funzionalità di interfaccia potrebbero migrare verso il Mac, permettendo ad esempio di controllare il dispositivo senza toccare nulla.

Dye sostiene che questa influenza tra i prodotti deriva dal fatto che i designer di Apple hanno una visione globale dell’azienda e non operano in team isolati focalizzati su singoli prodotti.

Nel corso degli anni, la gamma dei Mac è cresciuta e successivamente si è ridotta. Quando Steve Jobs tornò a Apple nel 1997, semplificò la linea Mac limitandola a quattro modelli. Oggi, tuttavia, i potenziali acquirenti devono ponderare attentamente prima di fare una scelta. I prezzi e le prestazioni di Macbook Air e Macbook Pro si sovrappongono, e gli utenti desktop devono valutare le virtù comparative di iMac e Mac Mini. La distinzione tra un iMac di fascia alta e il costoso Mac Pro non è sempre chiara. Nonostante l’opinione personale, i dirigenti Apple ritengono che la loro attuale linea di prodotti sia chiara: un Macbook Air incredibile disponibile in due dimensioni, un iMac e un iMac Mini per la linea consumer, e un MacBook Pro, Mac Studio e Mac Pro per la linea Pro.

Ricordando alcuni modelli di Mac meno fortunati, i dirigenti di Apple mostrano poca voglia di soffermarsi su fallimenti passati. Tuttavia, riconoscono la recente decisione di eliminare la Touch Bar introdotta nel MacBook Pro del 2016. Craig Federighi ammette che, in molti casi, le grandi idee possono portare a insegnamenti e sviluppi futuri, mentre in altri casi è necessario fare un passo indietro.

Una tendenza che probabilmente porterà ulteriori cambiamenti è l’intelligenza artificiale. Mentre alcune aziende hanno aggiunto un “pulsante AI” alle loro tastiere, i dirigenti Apple ironizzano sulla novità, mentre Federighi sottolinea che l’AI è stata adottata da Apple sin dall’inizio e che i chip di AI sono presenti in ogni Mac dal 2020.

Alla domanda se Apple venderà ancora Macintosh tra 40 anni, i dirigenti esprimono una profonda connessione con il prodotto. Greg Joswiak afferma che è difficile immaginare un’Apple senza un Mac, definendolo un prodotto che scorre nelle vene dell’azienda e che ha contribuito a definire la sua identità nel corso del tempo. Federighi spiega che il Mac ha dimostrato di essere in grado di assorbire e integrare le innovazioni del settore nel corso degli anni, trasformandole in strumenti creativi e intuitivi. Con l’avvento di tecnologie apparentemente rivoluzionarie come lo spatial computing e l’intelligenza artificiale, il Mac è destinato a continuare a rinnovarsi.

Condividi

Ultime Notizie



Distributori Consigliati



Network Marketing



Web & Social Media



Crescita Personale



Riconoscimenti



LifeStyle



Eventi



Segnala Eventi


Collabora con la Redazione