Assisi, Umbria

Castello di Santa Chiara di Assisi

Storico Castello di Biagiano, appartenuto a Santa Chiara di Assisi


Castello di
Santa Chiara

Assisi, Umbria

Storico Castello di Biagiano, appartenuto a Santa Chiara di Assisi



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"Il castello attende il prossimo erede"

In vendita l'edificio che fu anche di Santa Chiara

“Questa non è una proprietà per chiunque, è destinata ai visionari, ai filantropi, ai collezionisti di bellezza e di significato. Qualcuno che possa comprendere il privilegio di passeggiare tra questi spazi, e sentire l'eco di una storia di coraggio e di fede”. Così il suo attuale proprietario descrive nel sito ufficiale il Castello di Biagiano (www.castellodibiagiano.it) edificato già prima dell'anno mille e che, intorno al 1200, apparteneva alla potente famiglia nobile assisana del conte Favarone di Offreduccio degli Scifi, padre di Santa Chiara. Ed è proprio a lei che il bellissimo edificio immerso tra le colline umbre, a pochi chilometri da Assisi, è andato in eredità alla morte del padre prima che seguisse le orme di San Francesco. Chiara aveva già conosciuto Francesco e quando decise di prendere i voti, vendette le sue proprietà per darne il ricavato ai poveri (come riportato nel Processo di Canonizzazione).

Nel corso dei secoli, il Castello è passato di mano in mano fino al secolo scorso quando Eugenio Fruttini nel 1975 ricevette dal Ministero dei Beni Artistici e Culturali il certificato di interesse storico nazionale e lo trasformò in hotel-ristorante con il nome "Il Maniero". Dopo di lui la proprietà è passata a Luigi Maule di Bastia Umbra e sette anni fa a Tino Profili che ora ha deciso di metterlo in vendita o al limite di darlo in gestione.

Ma la proposta di cessione non l'ha affidata, come altri, ad un'agenzia specializzata bensì ha scelto di darne notizia sul suo sito.

- Profili perché questa scelta singolare e anche un po' limitante?

Per me non è solo un bell'immobile antico. A mio avviso, non è come tanti altri castelli perché è un "bene trofeo" dal valore storico e spirituale dal potenziale illimitato, quindi vorrei trattare direttamente con una delle tante multinazionali della ricettività di lusso che da tempo guardano con grande interesse alle residenze antiche della Toscana e dell'Umbria. Per loro, il Castello di Biagiano rappresenta una opportunità di posizionarsi al top del turismo d'elite. Ho fatto ricerche approfondite, studiato tutti i documenti storici di Santa Chiara, e penso saprei trasferirne le emozioni come solo chi lo ha vissuto potrebbe fare. Sono un coach, faccio formazione, business. Da 30 anni mi occupo di marketing, e intendo riuscire ad arrivare dentro una nicchia specifica.

- Come mai ha comprato il castello?

È una storia lunga. Nella mia vita ho attraversato un momento molto difficile sia a livello personale che professionale. Parliamo del 2013. Avevo un'azienda in fase di stallo che non riuscivo a far risalire, a 38 anni separato con due figli piccoli, oltre centomila euro di debiti, tremila di costi fissi e zero euro al mese di entrate. Ero veramente a terra. A volte si dice che quando tocchi il fondo puoi solo risalire. Ma poi ho imparato che può andare anche peggio. Sono stato coinvolto in un tragico incidente in cui una persona ha perso la vita e io sono stato miracolato. L'ho considerato un segnale forte dall'universo per un cambiamento radicale. Così ho chiuso la mia azienda e nel gennaio del 2014 ho iniziato una nuova attività on line che mi ha cambiato completamente la vita. Ho risanato i debiti, stravolto la situazione finanziaria e nel 2017 ho iniziato a cercare una bella casa dove vivere.

- Ed ecco quindi la necessità di investire...

Su un sito Internet ho visto il castello, ho preso la macchina e sono andato subito a vederlo. Appena ho aperto la portiera dall'auto e ho messo i piedi in terra ho sentito intorno a me delle vibrazioni strane, sulla schiena e sulle spalle. Non so cosa sia stato però giuro che la sento ancora ancora oggi quando la racconto. Ad Assisi il castello era famoso come il Maniero, ristorante e location privilegiata per matrimoni e cerimonie. Ancora oggi mi telefonano tantissime persone da tutta Italia che li si sono sposate tanti anni fa. Ho pensato: questo posto mi sta dicendo qualcosa. E ho scoperto di non essere l'unico.

- Nel senso che ha "parlato" anche con altri?

Qualche anno fa ho portato al castello una persona che si occupava di immobili di lusso. Prima che le dicessi che era appartenuto a Santa Chiara, entrando nel salone principale, lei ha iniziato ad emozionarsi e ha detto: mi sta arrivando qualcosa. Ed ha iniziato a piangere. Ne uscì che sua madre si chiamava Chiara e sua zia aveva preso i voti ed era diventata una suora dell'ordine delle Clarisse. È veramente un luogo magico che avvolge con energie positive dove ci si sente protetti, accolti e rigenerati.

- Ma perché ora lo vuole vendere o dare in affitto?

Quando l'ho acquistato nel 2018 sapevo di avere a disposizione tre possibilità: viverci, affittarlo oppure venderlo. Ho escluso la possibilità di gestirlo personalmente come attività: non ho le competenze e l'esperienza per fare il ristoratore o l'albergatore, non è il mio mestiere. Inoltre, mi sono sempre considerato solo un custode transitorio nella sua storia millenaria. Certo, nel tenerlo fermo i costi ci sono: tasse, acqua e elettricità, altre utenze e manutenzione continua. Ma il Covid ha cambiato le mie prospettive future. Ora sono focalizzato in un nuovo progetto che mi porterà a viaggiare, spesso all'estero. Non credo di riuscire ad occuparmene come merita. Come si è visto di recente con il Castello di Procopio di Perugia ci sono tanti gruppi internazionali interessati alle strutture di pregio dell'Umbria o anche qualche milionario americano o russo che ha la possibilità di comprarlo per venirci ad abitare. So che sarebbero rispettosi di un edificio carico di storia come questo, che lo farebbero risplendere.

- Lo descriva velocemente

Si sviluppa su cinque livelli, è costruito in pietra e ha una superficie calpestabile di 1.110 metri quadri. Ha 20 camere e 22 bagni, una chiesa privata, una piscina e un grande parco di 37 mila metri quadri compreso un oliveto e una tartufaia. È libero da persone, da attività e da ipoteche. Nel sito internet è possibile averne un idea perché è corredato di tante foto.


INTERNI:

1.110,23 mq

ESTERNI:

37.505,04 mq

LIVELLI:

5

5 con possibilità di ascensore interno

CAMERE:

20

BAGNI:

22

DISPONIBILITA':

Gestione o Acquisto

Trattativa riservata per:

  • Locazione per attività turistico ricettiva
  • Acquisto per residenza privata

PREZZO:

Oltre €10.000.000

(Trattativa riservata)

SERVIZI EXTRA

Chiesa privata

Piscina

Terrazzo panoramico

Bosco

Oliveto

Tartufaia

2 Pozzi

Forno a legna


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Cogliete questa straordinaria opportunità di possedere una proprietà unica che combina storia, lusso e un potenziale di crescita illimitato. Per scoprire ogni dettaglio e innamorarvi del Castello di Biagiano, vi invitiamo a prenotare una video call. Sarà un piacere fornirvi tutte le informazioni necessarie per valutare questo investimento senza tempo.

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LIBRO

Franco Prosperi
ASSISI NEL MEDIOEVO

Il Castello di Biagiano del Cavaliere Messer Favarone padre di Santa Chiara

Franco Prosperi
ASSISI NEL MEDIOEVO

Il Castello di Biagiano del Cavaliere Messer Favarone padre di Santa Chiara

Franco Prosperi
ASSISI NEL MEDIOEVO

Il Castello di Biagiano del Cavaliere Messer Favarone padre di Santa Chiara


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"Il castello attende il prossimo erede"

In vendita l'edificio che fu anche di Santa Chiara

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“Questa non è una proprietà per chiunque, è destinata ai visionari, ai filantropi, ai collezionisti di bellezza e di significato. Qualcuno che possa comprendere il privilegio di passeggiare tra questi spazi, e sentire l'eco di una storia di coraggio e di fede”. Così il suo attuale proprietario descrive nel sito ufficiale il Castello di Biagiano (www.castellodibiagiano.it) edificato già prima dell'anno mille e che, intorno al 1200, apparteneva alla potente famiglia nobile assisana del conte Favarone di Offreduccio degli Scifi, padre di Santa Chiara. Ed è proprio a lei che il bellissimo edificio immerso tra le colline umbre, a pochi chilometri da Assisi, è andato in eredità alla morte del padre prima che seguisse le orme di San Francesco. Chiara aveva già conosciuto Francesco e quando decise di prendere i voti, vendette le sue proprietà per darne il ricavato ai poveri (come riportato nel Processo di Canonizzazione).

Nel corso dei secoli, il Castello è passato di mano in mano fino al secolo scorso quando Eugenio Fruttini nel 1975 ricevette dal Ministero dei Beni Artistici e Culturali il certificato di interesse storico nazionale e lo trasformò in hotel-ristorante con il nome "Il Maniero". Dopo di lui la proprietà è passata a Luigi Maule di Bastia Umbra e sette anni fa a Tino Profili che ora ha deciso di metterlo in vendita o al limite di darlo in gestione.

Ma la proposta di cessione non l'ha affidata, come altri, ad un'agenzia specializzata bensì ha scelto di darne notizia sul suo sito.

- Profili perché questa scelta singolare e anche un po' limitante?

Per me non è solo un bell'immobile antico. A mio avviso, non è come tanti altri castelli perché è un "bene trofeo" dal valore storico e spirituale dal potenziale illimitato, quindi vorrei trattare direttamente con una delle tante multinazionali della ricettività di lusso che da tempo guardano con grande interesse alle residenze antiche della Toscana e dell'Umbria. Per loro, il Castello di Biagiano rappresenta una opportunità di posizionarsi al top del turismo d'elite. Ho fatto ricerche approfondite, studiato tutti i documenti storici di Santa Chiara, e penso saprei trasferirne le emozioni come solo chi lo ha vissuto potrebbe fare. Sono un coach, faccio formazione, business. Da 30 anni mi occupo di marketing, e intendo riuscire ad arrivare dentro una nicchia specifica.

- Come mai ha comprato il castello?

È una storia lunga. Nella mia vita ho attraversato un momento molto difficile sia a livello personale che professionale. Parliamo del 2013. Avevo un'azienda in fase di stallo che non riuscivo a far risalire, a 38 anni separato con due figli piccoli, oltre centomila euro di debiti, tremila di costi fissi e zero euro al mese di entrate. Ero veramente a terra. A volte si dice che quando tocchi il fondo puoi solo risalire. Ma poi ho imparato che può andare anche peggio. Sono stato coinvolto in un tragico incidente in cui una persona ha perso la vita e io sono stato miracolato. L'ho considerato un segnale forte dall'universo per un cambiamento radicale. Così ho chiuso la mia azienda e nel gennaio del 2014 ho iniziato una nuova attività on line che mi ha cambiato completamente la vita. Ho risanato i debiti, stravolto la situazione finanziaria e nel 2017 ho iniziato a cercare una bella casa dove vivere.

- Ed ecco quindi la necessità di investire...

Su un sito Internet ho visto il castello, ho preso la macchina e sono andato subito a vederlo. Appena ho aperto la portiera dall'auto e ho messo i piedi in terra ho sentito intorno a me delle vibrazioni strane, sulla schiena e sulle spalle. Non so cosa sia stato però giuro che la sento ancora ancora oggi quando la racconto. Ad Assisi il castello era famoso come il Maniero, ristorante e location privilegiata per matrimoni e cerimonie. Ancora oggi mi telefonano tantissime persone da tutta Italia che li si sono sposate tanti anni fa. Ho pensato: questo posto mi sta dicendo qualcosa. E ho scoperto di non essere l'unico.

- Nel senso che ha "parlato" anche con altri?

Qualche anno fa ho portato al castello una persona che si occupava di immobili di lusso. Prima che le dicessi che era appartenuto a Santa Chiara, entrando nel salone principale, lei ha iniziato ad emozionarsi e ha detto: mi sta arrivando qualcosa. Ed ha iniziato a piangere. Ne uscì che sua madre si chiamava Chiara e sua zia aveva preso i voti ed era diventata una suora dell'ordine delle Clarisse. È veramente un luogo magico che avvolge con energie positive dove ci si sente protetti, accolti e rigenerati.

- Ma perché ora lo vuole vendere o dare in affitto?

Quando l'ho acquistato nel 2018 sapevo di avere a disposizione tre possibilità: viverci, affittarlo oppure venderlo. Ho escluso la possibilità di gestirlo personalmente come attività: non ho le competenze e l'esperienza per fare il ristoratore o l'albergatore, non è il mio mestiere. Inoltre, mi sono sempre considerato solo un custode transitorio nella sua storia millenaria. Certo, nel tenerlo fermo i costi ci sono: tasse, acqua e elettricità, altre utenze e manutenzione continua. Ma il Covid ha cambiato le mie prospettive future. Ora sono focalizzato in un nuovo progetto che mi porterà a viaggiare, spesso all'estero. Non credo di riuscire ad occuparmene come merita. Come si è visto di recente con il Castello di Procopio di Perugia ci sono tanti gruppi internazionali interessati alle strutture di pregio dell'Umbria o anche qualche milionario americano o russo che ha la possibilità di comprarlo per venirci ad abitare. So che sarebbero rispettosi di un edificio carico di storia come questo, che lo farebbero risplendere.

- Lo descriva velocemente

Si sviluppa su cinque livelli, è costruito in pietra e ha una superficie calpestabile di 1.110 metri quadri. Ha 20 camere e 22 bagni, una chiesa privata, una piscina e un grande parco di 37 mila metri quadri compreso un oliveto e una tartufaia. È libero da persone, da attività e da ipoteche. Nel sito internet è possibile averne un idea perché è corredato di tante foto.

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